ALBA ZANINI


Alba Zanini si è laureata in fisica all’università di Torino e ha conseguito il dottorato in fisica medica presso l’università di Bologna. Lavora per l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, dove ha iniziato occupandosi di modelli nucleari nella fotodisintegrazione dei
nuclei leggeri, per poi specializzarsi nella dosimetria di radiazioni per applicazioni mediche.

Ha poi applicato le conoscenze acquisite in campo ambientale, con campagne di misurazioni della dose dovuta alla radiazione cosmica in Laboratori di alta quota in Europa e in Sud America, nella base antartica argentina di Marambio e nella base italo-
francese Concordia a Dome C. In campo spaziale, ha effettuato misure sperimentali su satelliti e sulla stazione spaziale internazionale, ISS per valutare il rischio di danni alla salute degli astronauti e alla strumentazione di bordo, in collaborazione con ASI ( Agenzia Spaziale Italiana) ESA (Agenzia Spaziale Europea) e CONAE (Agenzia Spaziale Argentina).

Oltre a contributi scientifici di grande impatto, Alba è un’appassionata divulgatrice, partecipa e organizza eventi, mostre e conferenze per avvicinare un pubblico sempre più ampio all’affascinante mondo della fisica.

Nel 2009 ha fondato l’Associazione Culturale Kores di cui è attualmente presidente. L’associazione mira a favorire la diffusione di contenuti culturali e scientifici con un approccio interdisciplinare e utilizzando strumenti diversi, che comprendono il linguaggio del teatro, dell'arte, della musica e del cinema.

Nel 2016 ha ricevuto la medaglia Hector De Vega per le attività di divulgazione scientifica.
E’ ambasciatrice per l’Italia dell”Ecole Internationale d’Astrophisique Daniel Chalonge-Hector De Vega” di Parigi

“Ho lavorato sempre proficuamente con molte colleghe in Italia e all’estero e ho seguito molte studentesse nel lavoro di tesi; anche l’associazione Kòres è stata fondata da un gruppo di amiche interessate ad avvicinare i temi scientifici e culturali al grande
pubblico. Penso che la scienza al femminile sia caratterizzata da un forte senso di collaborazione di gruppo e dalla convinzione di lavorare per un obiettivo comune. Quindi le ragazze che vogliono avvicinarsi alle STEM devono essere consapevoli di avere tutte le capacità per portare un contributo importante al progresso scientifico, privilegiando una “scienza dal volto umano”